giovedì 13 marzo 2014

# 51


Voglio scusarmi, mi spiace affliggervi a volte con post uberdeprimenti e densi di auto-commiserazione. È che il blog è l'unico posto dove posso effettivamente sfogare la frustrazione accumulata giorno dopo giorno e scrivere a cuore aperto, senza preoccuparmi del giudizio altrui.

Cosa che faccio troppo, troppo spesso.

Sono vittima della considerazione degli estranei e dell'approvazione dei conoscenti e questa cosa mi schifa.

Vorrei non dipendere da ciò che gli altri pensano, ma soprattutto da ciò che io penso gli altri vogliano vedere in ME.



Basta, ci vorrebbe un taglio netto. Queste ali tarpate che danno il nome al mio blog, vorrei liberarle finalmente.



Vi è mai capitato di trovarvi in crisi rispetto a ciò che siete e ciò che vorreste essere? Come l'avete affrontata?



Sono propriò lì, nel centro del ciclone che mi turbina nella mente e mi incasina i pensieri.

Sarebbe bello metterlo a tacere, ma così RINVIEREI soltanto il momento di affrontarmi.

Non mi vado bene. Non mi va bene la mia vita.

Non ho obiettivi realistici, principi solidi, radici stabili e idee concrete.

Se fossi un oggetto, ora come ora potrei rappresentarmi come un palloncino pieno d'elio, in balia del vento, MA ancorato saldamente al suolo da un sottile e resistente filo di nylon, invisibile ma che non gli permette di scappare.



Devo assolutamente rivoluzionare la mia vita, devo partire da qualche cambiamento diamine.

Se solo sapessi qual è la direzione che voglio prendere.



Moony

3 commenti:

  1. Dio come ti capisco! E quanto rende la metafora del palloncino! Sinceramente io faccio tutto quello che faccio cercando di non deludere le aspettative degli altri (genitori in primis), che mi hanno da sempre sopravvalutata, per cui io arranco cercando di essere quello che loro credono io sia. Dovrei parlare, spiegarmi, smettere di nascondermi... ma sinceramente ho paura di farlo. E ho paura anche perché poi i fallimenti sarebbero i miei, non so se mi spiego... Così bene o male se anche fallisco riesco a dirmi che tanto non era ciò che desideravo davvero, insomma non so se mi spiego, sto delirando.
    Comunque sì, prendi in mano la tua vita, cambia le cose (e lo dico a te ma anche a me): siamo giovani, è il momento di agire, sennò lo rimpiangeremo per sempre.

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  2. A me invece sembra che gli altri pretendano che sia un'automa, non devo lamentarmi, non mostrare emozioni, ogni mia cosa e' una stupidata un capriccio.. Boh non so spiegarlo, ma mi danno tutti x scontata praticamente..
    X quanto faccio non ho niente di riconoscimento..
    L'unica e' andare avanti e cercare di non cambiare x gli altri

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  3. Io ho 18 anni, quest'anno devo scegliere il mio futuro, quest'anno devo spiegare le ali che anche tu hai nominato e lanciarmi verso il vuoto. Mi dico che i miei sogni non si possono realizzare, che, come hai detto tu, non sono concreti e solidi.
    Ma a meno che i tuoi propositi non siano volare e teletrasportarti tutto è possibile. Forse abbiamo solo paura di buttarci e ci diamo scuse inutili a noi stesse. Almeno io penso proprio che sia così.
    Per quanto riguarda la strada che vuoi prendere, non posso darti consigli ovviamente. Ma secondo me, dentro di te sai cosa vuoi. Bisognerebbe avere un po' di coraggio (io per prima eh, non voglio criticarti!).
    Per quanto riguarda il resto, gli altri ci criticheranno sempre. Se non è per questo, sarà per quest'altro. L'ho già scritto da qualche altra parte "non ti curar di loro, ma guarda e passa".

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