venerdì 29 novembre 2013

# 31 [Giorno 12: 950 kcal]

Mmm oggi è andata un po' "così". Diciamo che sarebbe potuta andare meglio. Sono andata ad un compleanno per pranzo, ad un all you can eat... E nonostante tutto ero anche riuscita a trattenermi. Poi quando hanno tirato fuori la torta. Sob.
Ne ho preso una fettina. Era semplice, una specie di ciambella alle carote con una minuscola crosticina di cioccolata bianca, che ho anche scartato perché non mi piaceva, era gommosa.
Però era PESANTISSIMA! Dio, quant'era pesante. Mi si è bloccata nello stomaco e ho cominciato a sentirmi male, davvero. Avevo l'urto del vomito, ma avevo appena preso la pillola e non potevo cedere al gabinetto :(
Quindi son tornata a casa a piedi, per bruciare tutte quelle calorie incastrate nel mio stomaco, con un mal di pancia assurdo tra l'altro. Infatti non ho cenato, sto ancora digerendo...
Domattina vado a fare le analisi, oggi non ci sono più andata.
Quindi il non-mangiare si prolungherà almeno fino alle dieci di domani. Mi tirerò su con una mela magari, almeno avrò lasciato riposare lo stomaco con un digiuno di 24 ore fino al pranzo.

Comunque vi ho promesso di raccontare cosa è successo ieri, quindi spero abbiate la pazienza di leggere tutto.

In pratica nulla, ero a letto a leggere Hunger Games (ho visto il primo film e mi è presa una foga assurda di leggerlo tutto e guardare il seguito, andrò al cinema nei prossimi giorni!) e C. si è venuto a stendere accanto a me, voleva un po' di coccole.
Ultimamente io però sono un po' "fredda" con lui. Non lo faccio apposta, semplicemente troppo contatto "umano" mi dà fastidio e lo elargisco quando me la sento. Può capitare che un giorno sia un polpo appiccicato addosso alla persona e il giorno dopo non dia neanche un bacio. E' un po' che son diventata così, non so neanche perché.
Comunque abbiamo iniziato a parlare di questa cosa e del nostro futuro e non so come siamo arrivati a parlare di alcuni problemi che sto avendo con delle amiche, le più care che ho qua in università.
Diciamo che ultimamente mi sento trascurata e messa in disparte da loro, ma so bene che alla fine io sono sempre stata il "terzo incomodo".
Non scherzo, è tutta la vita che sono sempre "un'amica" e non "L'amica". Non sono mai quella da cui vai per prima se hai bisogno di parlare, sfogarti, anche solo fare due chiacchiere o una passeggiata.
Non ho mai avuto una migliore amica, non sono mai stata una migliore amica. C'è sempre qualcun'altra che scelgono e io rimango una conoscenza mediocre e sospesa.
Mi sento spesso la "candela" quando si esce ed è successo con tutte le persone e gruppi in cui sono stata.
A volte penso che sarebbe stato meglio rimanere sola. In fondo ho passato più tempo sola nella mia vita, che con altre persone... Però ora mi sono abituata ad avere qualcuno e non so se riuscirei a tornare all'isolamento volontario, sebbene a volte mi paia l'unica soluzione.
Mi pesa ammetterlo, ma essere sempre la seconda scelta e mai abbastanza importante, mi fa più male di quanto vorrei. Mi chiedo se sparissi quanti effettivamente se ne accorgerebbero, a parte familiari stretti e C.
Comunque, queste due ragazze le ho conosciute dopo aver cambiato università... Mi ci sono affezionata un sacco (come succede sempre, mi affeziono troppo e troppo in fretta a tutti, prima di capire davvero con chi ho a che fare). Alla fine del folto gruppo che eravamo all'inizio, siamo rimaste noi tre.
E ho ben chiaro il fatto che sarò la prossima ad essere esclusa, è palese.
Ormai penso sia questione di settimane, magari dopo le vacanze natalizie non mi rivolgeranno neanche più la parola... C. dice di parlare con loro adesso e chiedere se c'è qualche problema, ma non ci riesco, sono bloccata, ho paura.
E da qui, da questa cosa dell'essere sempre seconda, siamo arrivati al punto fondamentale.

Forse dipende dal fatto di essere atarassica e abbastanza volubile caratterialmente, o forse semplicemente l'essere invisibile per tutti... Ma nessuno si accorge di quanto io stia male. Sarò brava a nasconderlo, ma un vero amico dovrebbe capire quando hai bisogno.
Già l'essere riuscita a parlarne con lui è strano, perché ha compreso finalmente la gravità della situazione.
E ho aperto gli occhi anche io, forse già lo sospettavo.
Ho bisogno di dimagrire, oltre che per soddisfare la malata volontà della me fuori di testa, perché gli altri mi vedano.
Voglio sparire lentamente perché ci si accorga di me.
Perché voglio avere attenzione, voglio essere considerata, voglio vedere a chi davvero importa di me.
Voglio che si preoccupino, che mi diano affetto.

Devo davvero dar mostra di essere una persona malata, perché qualcuno capisca che ho bisogno di aiuto?
Devo camminare sempre più vicina all'orlo del baratro, di un baratro da cui potrei non tornare più, per capire se qualcuno mi vuole bene?
Perché, perché ho bisogno di questo?
Sono una persona così invisibile e mediocre, di cui non importa a nessuno.
E allora vi mostrerò cosa c'è sotto il mio sorriso stanco e malinconico, spalancherò le porte ai miei mostri perché possiate accorgervi che io ESISTO.
E che non esisterò più, anche grazie alla vostra indifferenza, cari "amici", cara famiglia.
Spero mi riuscirete ad afferrare, prima che cada. Ma alla fine, non importa poi tanto.
Lasciatemi anche scivolare, così non darò più noia a nessuno.

colazione: 1 caffè al ginseng (24), 1 dolce (250)

spuntino: /

pranzo: all you can eat (570), torta di compleanno (300)

merenda: /

cena: /

consumate: camminata x 142 min = 469

TOT: 675

Notte,
Moony

4 commenti:

  1. ti capisco perfettamente. anch'io ho avuto l'illusione di essere "La" migliore amica, ma ero solo una conoscente come altre. così ho deciso di non farmi più prendere per il culo da nessuna. I veri amici che ho sono tutti maschi. Loro sì che sono sinceri e senza peli sulla lingua.. comunque sta tranquilla, se hai bisogno sai dove trovarmi.
    un abbraccio!
    #StayStrong

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    1. Ti ringrazio <3 forse dovrei solo diventare meno dipendente dall'affetto altrui... Comunque non riesco ancora a leggere il tuo blog, non capisco come eliminare quella pubblicità :(

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  2. Spesso o quasi sempre ho i tuoi stessi pensieri e voglie. La torta alle carote è vero che è pesantissima. Ho letto con interesse il tuo post interamente e sono sicura che ti riprendrai. Metticela tutta. Forza! Ti abbraccio forte! Nila

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